I’m a king bee

“Why would anyone want to hear us do King Bee when they can hear Slim Harpo’s version”– Mick Jagger.”

Io sono perfettamente d’accordo perché ascoltare Mick Jagger quando potete ascoltare la versione originale di James Moore ?

Cliccate sull’immagine !

Bordeaux : il viaggio al centro della terra di Alex

Se cliccate sulla foto sotto, cari lettori, indovinerete subito dove siamo ! Si direbbe il sud come cantava Nino Ferrer. C’è una vecchissima quercia dalla fronda larga sotto la quale potete ripararvi dai raggi del sole, fa più di 34° oggi. C’è  un’antichissima sofora come non ne ho mai vista che ospita una bellissima pergola, c’è anche la tradizionale magnolia che conferisce al parco un aspetto New-Orleans. Al di là del giardino e della casa, la vigna si arrampica sulle colline all’infinito. Due cani da caccia che sembrano più vecchi della quercia sono sdraiati davanti alla porta della casa, indifferenti ai visitatori. Il vento ci porta la musica che sta ripetendo un gruppo locale sul sagrato della vecchia chiesa in cima alla collina. Solo i gridi di due bambini che litigano per l’altalena rompono l’armonia del luogo. Ovviamente, non ci sarà la guerra come nella canzone, ma si sente comunque un’effervescenza, una febrilità perché la vendemmia non è ancora iniziata e nessuno sa ancora quando inizierà. Dipende dal tempo e fa veramente ancora troppo caldo per vendemmiare. La notte, i viticoltori sono preoccupati, scrutano il cielo e appena vedono una nuvola sparano il cannone per allontanare i temporali. Strana guerra che si svolge quasi ogni sera.

Siamo nell’Entre-deux-Mers, la regione di Bordeaux che si estende dal confluente della Garonna e della Dordogna ad ovest fino al limite del Lot-et-Garonne ad est. I lettori più fedeli si ricorderanno che siamo già andati a Rions ed a La Sauve. Oggi, siamo a Haux, una cittadina tra La Sauve e Langoiran.  Io adoro l’Entre-deux-Mers, per me attraversare la Garonna  è come sbarcare su marte tanto i paesaggi sono diversi dal mio piatto e noioso Médoc. Il Médoc assomiglia alle Fiandre mentre l’Entre-deux-Mers  sembra la toscana con il suo paesaggio ondulato fatto di colline, poggi, boschi, prati, campi, piccole vallate attraversate da ruscelli che si gettano nella Garonna o la Dordogna. Nell’Entre-deux-Mers ci sono ancora le bastide, le città fortificate, le abbazie inglesi, i castelli medievali come se fossimo ancora al centro della guerra dei cent’anni ! Ma volete sapere cosa mi impressiona di più ? la vigna ! strano per un abitante del Médoc ma qui la vigna è veramente a perdita d’occhio ! Nel Médoc, la vigna è un mare ; nell’Entre-deux-Mers, la vigna è un oceano ! La città di Haux è in cima ad una collina argilloso-calcarea : tutto l’Entre-deux-Mers è costituita da un vasto strato di calcare, ma non vi lasciate ingannare dai nomi guasconi, il nome Haux non deriva dal francese “haut” ma dal guascone “hau” che designa il faggio…

Lo “château Lamothe”. La parola château designa semplicemente un’azienda vitivinicola. A volte questi castelli assomigliano a Versailles, a volte sono delle certose, a volte sono semplicemente delle case. In ogni caso, il castello Lamothe è tipicamente bordolese ! Le sue fondamenta risalgono al XVI secolo ma è stato completamente ristrutturato nel XIX secolo. L’edificio, nella foto sotto, è collegato al castello per mezzo di un arco. E’ la parte più antica del castello…

Forse vi chiedete peché vi faccio scoprire questo piccolo castello invece di un grande cru del Médoc o di Saint Emilion ? Già perché il vino del castello è ottimo, i proprietari sono davvero degli appassionati : sono loro che mi hanno fatto visitare la proprietà ! qualcosa che non troverete nei grandi cru degli château bordolesi ! Ma c’è un’altra ragione  per vedere il castello Lamothe :  le  cantine dove fanno invecchiare Il vino sono straordinarie, forse qualcosa che non vedrete altrove a Bordeaux….

Per raggiungere le cantine, dobbiamo prendere il cammino che passa sotto l’arco e scendere la collina. Notate i bei fiori lungo il muro, si chiamano in francese : vendangeuses (asteraceae) perché fioriscono in autunno e annunciano la vendemmia !

Dietro il castello….

L’ingresso della prima cantina dove viene  conservato il vino. In realtà non è una cantina come l’immaginate, è una cava di pietra calcarea come ce ne ovunque sulla sponda destra di Bordeaux. In queste cave nel XVIII secolo sono stati estratti i blocchi di calcare destinati alla costruzione di Bordeaux. La Garonna è vicina, una volta estratti, i blocchi di calcare venivano trasportati via fiume fino a Bordeaux su navi chiamate Gabare. Poi, i blocchi erano tagliati a Bordeaux sui cantieri di costruzione. All’ingresso della cava, le pareti sono tappezzate di animali fossilizzati : ostriche, ricci di mare… qualche milione di anni fa, tutta la regione era ricoperta dall’oceano. Nel medioevo, la grotta veniva usata come ovile. Forse qui, nei tempi preistorici, c’era  una grotta ornata come quella di Pair-non-Pair ! Non lo sapremo mai, ma mi piace immaginarlo ! Volete entrare !

La proprietaria ci racconta degli aneddoti divertenti. Per esempio : durante la seconda guerra mondiale, i tedeschi avevano requisito il castello per farne il loro comando. E sapete dove si nascondevano i tizi della resistenza ? proprio nella cava sotto ! Forse, ci sarà qualcosa di vero…ma questa storia l’ho sentita anche a Saint-Emilion !

La temperatura della cava è sempre tra 12 e 14°…Ah le bottiglie su ripiani coperte di polvere e ragnatele, un grande classico ! Ovviamente il vino non si conserva così….

Le centinaia di botti allineate nella cava. Ogni botte costa circa 600 euro…..davanti allo spettacolo : un silenzio di cattedrale, siamo tutti rimasti a bocca aperta ! E sapete perché ? vi lo dico perché non indovinerete mai : perché non sono le botti bordolesi tradizionali di 250 litri, sono botti di 300 litri…e questa cosa, noi gente del Médoc, non l’abbiamo mai vista ! La proprietaria ci rassicura : le botti di 300 litri costano lo stesso prezzo e sono più conveniente per un piccolo castello…comunque è stato uno shock ! Forse avete notato che la cava assomiglia più ad una miniera di carbone che ad una cava di pietra calcarea.  E’ normale è l’alcol ! Un’altra cosa divertente sono le stalattiti che pendono dal soffitto, sono fatte di una specie di materia gommosa, viscosa….sempre gli scambi tra l’aria della grotta e il vino nelle botti.

L’ingresso della seconda cava. Abbastanza recente perché i proprietari sapevano che c’era un’altra cava nel XVIII secolo ma nessuno l’aveva mai scoperta !

Vedete la differenza : qui il soffitto è bianco ! si vede bene tutto il lavoro dei tagliapietre, le tracce che hanno lasciato i bulini…

Qui, il vino in bottiglia  è immagazzinato prima di essere spedito verso gli Stati Uniti, quasi 90% della produzione è esportata verso l’America.

Torniamo al castello. Questo è un po’ più banale, sono i serbatoi in acciaio inox ancora vuoti che aspettano la vendemmia. In questa cantina si farà tutto il lavoro di vinificazione….

L’autore di questo blog, sempre pronto per un assaggio ! Il castello Lamothe fa circa 145000 bottiglie di vino rosso (côtes de Bordeaux) e 300000 bottiglie di vino bianco….e anche 7000 bottiglie di vino “liquoreux” nell’appellazione Cadillac. Attenti ! i vini “liquoreux” sono vini dolci tipo Sauternes, Cadillac, Sainte Croix du Mont, Montbazillac…ecc…liquoreux non significa liquoroso !

Spero il post vi sia piaciuto. Comunque, un giorno se avete l’occasione :

http://www.chateau-lamothe.com/

Mangiare un gelato italiano a Bordeaux : seconda parte

Cours de l’Intendance….un gruppo di italiani prende il caffè sulla terrazza del bar all’angolo di via della vecchia tour (rue de la vieille tour)

Lei (intrigata) : Hai visto il sacchetto pieno di chocolatines ? Secondo me, devono essere degli alieni ! Ma come possono mangiare delle chocolatines con questo caldo ?

Lui (ironico) : Cosa vuoi dire ?  Loro mangiano qualcosa di tipicamente francese in Francia e sono loro gli alieni ? Ma, e noi che stiamo facendo il giro di Bordeaux, in pieno sole,  per mangiare un semplice  gelato ad un prezzo esagerato !  Non credi che siamo pronti per il manicomio ?

….

Lui (sbruffone) : Sai che sono un po’ mago ? Vuoi sapere di cosa parlavano i nostri amici italiani ?

Lei (scettica) : Ma siamo passati in fretta, non li hai nemmeno ascoltati !

Lui (sociologo) :  Te lo dico comunque. Si lamentavano per la pessima qualità del caffè francese tipo i francesi non sanno nemmeno cosa sia un buon caffè ; oppure : ma veramente non sanno fare l’espresso !  fa veramente schifo questo caffè francese. E’ la regola, cara ! ogni volta che incontrerai un italiano in un bar francese, sentirai questo discorso. Per dire la verità è una legge universale ! Anche i francesi in vacanza in Italia trovano il caffè italiano immondo…e ancora, beati quelli che non hanno mai assaggiato il caffè d’orzo !

Lei (stratega) : Ecco Amorino ! Fai la fila per comprare i gelati mentre spavento qualche bambino inglese per ottenere un tavolo. “A la guerre comme à la guerre” come si dice.

Lui (amaro) : Sai quanto costa la coppetta media : 4.50 euro….ma ti rendi conto : 10 euro per due gelati !

Lei (prodiga) : Credimi valgono i soldi spesi. questo gelato caramello al burro salato, cioccolato e vaniglia è il gelato più buono che io abbia mai assaggiato !  E tu cosa ne pensi ?

Lui (di nuovo arrabbiato) : Preferisco i gelati americani ! Lei non lo sa, ma qui, prima la gelateria c’era un bar che frequentava assiduamente il tizio quando lui era studente. Entrare in questa gelateria, mangiare un gelato, è come un tradimento nei confronti del suo passato….

Lei (insaziabile) : hai visto fanno anche le gaufre e le focaccine  alla marmellata, con il gelato, il cioccolato fondente, il gianduia….ma cos’è il gianduia ?

Lui (divertito) : cioccolato, burro di cacao, zucchero, nocciole…. ma gli italiani preferiscono un surrogato all’olio di palma che chiamano Nutella. Adesso capisco perché non c’è mai un italiano da Amorino, non fanno la nutella !

http://www.amorino.com/fr/newsletter/fiche-boutique/Bordeaux

Mangiare un gelato italiano a Bordeaux : prima parte


La scena si svolge davanti al Giardino Pubblico di Bordeaux

Lui (ipocrita) :  Cosa facciamo adesso ? torniamo a casa ? Notate che non era veramente una domanda, il tizio l’ha detto così, per la forma, perché è un ragazzo ben educato  !

lei (golosa) : andiamo a mangiare un gelato italiano da Amorino !

Lui (pigro) : Ma dai ! se vuoi un gelato o bere qualcosa, c’è un bar con una gelateria dentro il Giardino Pubblico perché andare fino a questo maledetto Amorino ? Dovete sapere  che Amorino si trova al diavolo cioè via Porte Dijeaux e che la temperatura raggiunge i trenta gradi !

Lei (rappresentante di commercio) : perché i gelati sono troppo buoni, Amorino fa il miglior gelato di Bordeaux…

Lui (odosio e tirchio ) : ma sai che ci siamo già andati tre volte questa settimana ! Attenti all’assuefazione ! Secondo me, la sola cosa italiana da Amorino sono i prezzi, costano un occhio dalla testa questi gelati !

Lei (sempre rappresentante di commercio) : perché sono ingredienti naturali, latte biologico, uova fresche…

Lui (rassegnato e liquefatto) : Va bene, andiamo da Amorino…

Cours de Verdun…

Lei (curiosa e fresca come una rosa) : Non c’era un ristorante italiano qui ?

Lui : (critica gastronomico) :  E’ chiuso per fallimento, si accontentava di riscaldare lasagne surgelate al microonde come i 25 000 altri ristoranti italiani di Bordeaux. Perché gli altri non sono ancora chiusi  è il più grande mistero dell’universo.

Lei (preoccupata) : perché non giri mai la testa a destra, hai un torticollo ?

Lui (decisamente anti-italiano) : Perché non voglio vedere la fila davanti alla pizzeria Peppone. Già che sto sudando ! immaginare  che qualcuno possa mangiare una pizza alle 18 con questo caldo. E poi, a destra, anche il café Régent è diventato una pizzeria e non voglio vederlo. Per dire la verità non voglio nemmeno passare per piazza Gambetta. Troppo italiano questo cognome !

Cours de l’Intendance…

Fine prima parte !

Quando la moda italiana sbarca a Bordeaux !

L’anno scorso, molti visitatori  di Bordeaux e dintorni sono arrivati qui digitando su Google : massaggiatrici ; massaggiatrici a Bordeaux ; ma ci sono le massaggiatrici a Bordeaux ? ; dove trovare massaggiatrici a Bordeaux ? ; spiagge con le massaggiatrici a Bordeaux…ecc….una vera epidemia ! E io, credulone come sono, pensavo che fosse un problema medico  ! Immaginavo tutti questi italiani con la schiena a pezzi dopo una lunga odissea per raggiungere Bordeaux in macchina. Non ridete, ma ero quasi pronto a pubblicare sul blog un elenco dei fisioterapisti di Gironda per aiutare i turisti italiani ! Insomma, leggendo massaggiatrici pensavo fisioterapia ! Poi, ho scoperto cos’erano queste massaggiatrici sulle spiagge italiane. Anche la mia ingenuità ha limiti !

Quindi, quest’anno ho percorso tutte le spiagge della regione, dal Verdon fino a Saint Jean-de-Luz, per scovare eventuali massaggiatrici. Niente da fare ! Da noi, le massaggiatrici non esistono ! Mi sentivo un po’ disperato con questa storia.  E poi, ieri, il miracolo ! passeggiando sui moli di Bordeaux, finalmente ho trovato le massaggatrici !  Quando penso a tutti questi chilometri percorsi per soddisfare i miei lettori…e le massaggiatrici erano sui moli !  a due passi da casa mia !  Una storia alla Edgar Poe ! Cari lettori, le massaggiatrici si trovano sui moli di Bordeaux, di fronte alla piazza dei Quinconces, ovviamente tra due pattuglie della polizia….

Bordeaux : Alex nel giardino di Babilonia !

Qualcuno mi ha detto : Bordeaux è una città minerale, mancano i giardini, i parchi, il verde…ecc…Ma non è vero ! ho esclamato ! Abbiamo parchi bellissimi : il giardino pubblico, il parco bordolese, il giardino botanico..ecc…E poi, a Bordeaux, i giardini sono nascosti dietro le  facciate dei palazzi settecenteschi. Anche le case più popolari che chiamiamo : échoppes, hanno tutte un piccolo giardino dietro.

Qualcun altro mi ha chiesto : perché la città non è fiorita ? E perché, ho chiesto, non alzi gli occhi per osservare i motivi dei balconi in ferro battuto dei palazzi di Bordeaux ? Vedrai che i fiori sono ovunque. Ma tu, veramente, vorresti camuffare i fiori di metallo, quei capolavori del settecento, con dei gerani della nonna ?

Cari lettori, l’anno scorso, avete potuto scoprire il bellissimo giardino dell’hôtel Saint Marc, quest’anno vorrei farvi scoprire un altro giardino di Bordeaux, quello dell’hôtel Babylone. Un giardino davvero stupendo perché non solo è classificato ai Monumenti Storici ma racchiude ugualmente un tesoro eccezionale !

Francamente, il proprietario mi ha lasciato entrare gratis, ma avrei volontieri pagato per entrare nel giardino. (di solito, il giardino non si visita) Eppure, il palazzo non ha niente di straordinario, ne troverete centinaia di questo tipo a Bordeaux. L’hôtel è stato edificato nel 1866 per un ricco armatore bordolese , un certo Babylone de Chamillan. Comunque il palazzo è abbastanza conosciuto a Bordeaux perché è stato costruito da un architetto famoso :  Pierre-Charles Brun, il tizio ha anche commesso la  chiesa Saint-Louis des Chartrons che potete vedere a destra nella foto di testata del blog. Avete visto il prato verde mentre la siccità sta bruciando tutta la regione da più di due mesi, è il vantaggio di un giardino monumento storico ! Il glicine che si arrampica sopra la “porte cochère”, le rose, il magnolia. Mi piacerebbe da morire sdraiarmi sotto il magnolia con un buon libro ! Ci sono anche gli oleandri…ormai questa pianta cresce come la gramigna a Bordeaux. Una volta non esistevano, ma oggi, cosa volete, abbiamo anche le cicale nella foresta landese…sono i cambiamenti climatici !

Ecco il tesoro del giardino di Babilonia ! la vecchia scuderia che ha servito anche, nei tempi più recenti, di garage ! Sono tutto emozionato  ! So bene cosa pensate : povero Alex ! sta definitivamente perdendo la testa davanti ad un riparo da giardino !

Ma sbagliate perché non è un riparo da giardino, è una casa medievale a traliccio tipica di Bordeaux. Forse un caso unico, perché queste case non esistono più da trecento anni. Guardate la facciata con le travi in legno, i personaggi e gli animali scolpiti ! A Bordeaux, non c’è quasi niente di medievale, la città è stata rasata al suolo nel settecento, solo il tracciato delle vie è stato conservato. Gli storici pensano che la casa fosse situata in riva al fiume Peugue. Oggi, questo fiume è canalizzato sotto Bordeaux, ma il suo letto è ancora bene visibile : è il “cours Alsace-Lorraine”.

Probabilmente, qualcuno avrà rubato gli elementi della casa sul cantiere di demolizione….come la casa è arrivata nel giardino dell’hôtel di Babylone è un mistero. C’è un’altra casa a traliccio, rue Pilet, ma non credo che sia una casa medievale. Comunque, fuori Bordeaux, le case a traliccio sono ovunque, è qualcosa di tipicamente guascone.

Bordeaux : Alex davanti al palazzo Rohan…

Questa via si chiama “rue de l’hôtel-de-ville”. A destra potete vedere il municipio chiamato ampollosamente il palazzo Rohan dai bordolesi. Questo palazzo è stato costruito tra il 1771 e il 1781 dall’arcivescovo Ferdinand Maximilien Mériadec de Rohan per sostituire il vecchio arcivescovado che occupava l’angolo nord-ovest della cattedrale Saint-André. I bordolesi dicono semplicemente il palazzo Rohan o il municipio perché altrimenti potrebbero morire per un arresto respiratorio ! ma immaginatevi se dovessimo dire il palazzo Ferdinand…blabla…Rohan senza riprendere fiato. Impossibile. Volete conoscere la storia di questo palazzo ? Basta girare la testa a sinistra e leggere i diversi nomi che ha portato la via.

Prima in basso, potete leggere inciso nella pietra : “rue de l’arbre chéri”. È stato il primo nome della via. Questo albero era probabilmente un platano. Dopo la rivoluzione francese, la gente si è messa a piantare degli alberi per celebrare la libertà. Ancora oggi, in Francia, in ogni città c’è una via della libertà o una piazza della libertà…a volte, c’è ancora l’albero !  Qui, potete essere sicuri che i rivoluzionari hanno piantato un albero davanti al palazzo dopo avere cacciato l’arcivescovo. Poi, la via è diventata : “la rue du département” quando il palazzo è diventato la sede del dipartimento ; il dipartimento della Gironda è stato creato il 4 marzo 1790. Poi, la via ha ancora cambiato nome ed è diventata la “rue du palais royal” quando il palazzo Rohan è diventato castello reale nel 1815 sotto il regno di Luigi XVIII. Poi, finalmente, la via ha preso il nome “rue de l’hôtel- de-ville” quando il palazzo Rohan è diventato il municipio nel 1835…

Francamente, non so come ha fatto la coppia italiana, incontrata per caso in via dell’hôtel-de-ville, che è riuscita a visitare tutto Bordeaux in due giorni ! Ne sono rimasto esterrefatto ! Io ci vivo da una vita e non ne ho ancora fatto il giro ! E sapete perché ? perché la città di Bordeaux ha più di 2500 anni di storia e anche una via banale come quella dell’hôtel-de-ville mi costringe a fermarmi per ascoltare la sua storia…

Bordeaux : Il concorso internazionale delle miss !

Altro che miss Italia ! il nostro concorso si svolge ogni anno in settembre, al parco floreale di Bordeaux. Là, sono riunite più di una centinaia di miss che rappresentano tutti i vitigni conosciuti  sulla superficie della terra. Durante undici mesi, le miss sono preparate, coccolate dai giardinieri del parco. E guai a voi, se vi avvicinate e toccate le ragazze !  Poi, in settembre, le miss sono presentate alla giuria del concorso. Una giuria spietata ma sempre imparziale, che non si lascerà mai ingannare da un qualunque doping estetico : gli uccelli !

Solo a Bordeaux, potrete scoprire questo piccolo vigneto unico al mondo in cui la vendemmia è lasciata agli uccelli !