Ci siamo! In Francia, Il 2 febbraio si festeggia la Candelora. Niente di religioso. Oggi, tutti i francesi fanno saltare le crêpes. Non ci credo ancora! E’ veramente la Candelora oggi? Sono ansioso, febbrile…perché tutti i francesi fanno saltare le crêpes tranne me, io sto aspettando la zia. Un anno, un anno intero, che incalzo la zia : Dai zia! perché non mi fai alcune crêpes? ho un’idea, perché non mi porti qualche crêpe per domenica? Ti prego zia, ho voglia di crêpes!…ecc…un vero rompiscatole! ma perché devo tornare ad essere un bambino capriccioso e viziato quando penso a queste maledette crêpes? perché ho questa ossessione delle crêpes della zia? Forse, semplicemente, perché la zia fa le migliori crêpes del mondo! le sue crêpes sono indimenticabili! La zia fa solo tre dolci: la torta al limone, il dolce basco e le crêpes; tre dolci che lei padroneggia alla perfezione. Ma, devo dire che le sue crêpes sono davvero straordinarie. Un vero mistero. D’accordo, la zia ha la ricetta di famiglia però è una ricetta abbastanza tradizionale. In ogni modo, mia zia non si serve della ricetta, fa tutto “a vist de nas” come dicono i guasconi cioè a lume di naso. Forse, è un colpo di mano, un talento innato, francamente non lo so. La zia avrebbe potuto diventare milionaria con le sue crêpes! Vincere un premio internazionale di pasticceria! Ha fatto bene la zia a non lanciarsi nel mondo della pasticceria. Immaginate, se la zia, con le sue crêpes, avesse scatenato un’ondata di suicidi tra i pasticcieri in tutto il paese: i poveri essendo incapaci di competere con lei. Immaginate le donne bretoni sbefeggiate, ridicolizzate, chiedendo la testa della zia su un piatto. Vedete! un anno senza crêpes e sto già delirando! Si, avete letto bene, non ho mangiato crêpes da un anno e sapete perché? Perché la zia si rifiuta di fare le crêpes fuori dalla Candelora. Niente da fare! impossibile di impietosirla ; lei è inflessibile. Il suo discorso è chiaro e implacabile : “ma cosa credi? che voglio stare in piedi 3 ore dietro il forno per soddisfare la tua golosità?” o ancora : “non puoi fare quattro crêpes? non hai gli ingredienti? non ho mai visto un pigro come te!” poi c’è il tradizionale: “vuoi un po’ di soldi per comprare delle crêpes in pasticceria?. Ma cosa fa la zia? sono già le sei e mezzo e non è ancora arrivata! Sono preoccupato, spero non mi abbia dimenticato. Finalmente, sento il rumore dell’auto! Ciao zia! come stai? Bene spero…non sai che piacere….Non fare l’ipocrita replica secca la zia, ti ho visto sorvegliare la via dalla finestra…. è il giorno delle crêpes, mi aspettavi, vero? Ti ho maledetto tutto il giorno! Ma sai che ho passato la mattina a fare saltare le crêpes; ho la schiena a pezzi….Entra, entra cara zia….dammi il piatto di crêpes….
Le crêpes che mi ha portato mia zia!
Accomodati nel salotto, sto preparando il caffè in cucina (giusto il tempo di inghiottire in fretta due crêpes). Zia, mi racconti la storia delle crêpes? Ancora! te l’ho racontata un milione di volte! Bene, i tuoi nonni avevano una vicina di casa milionaria e questa signora era incredibilmente taccagna. Ogni giorno, veniva bussare alla porta per chiedere qualcosa: fiammiferi, sale, latte…ecc…un giorno la signora decide di fare delle crêpes per il marito che era andato a vedere una partita allo stadio. Allora, come al solito, la signora bussa alla nostra porta e dice a tua nonna: voglio fare una sorpresa a mio marito preparandogli qualche crêpe: lei ha un po’ di latte a cedermi (usava sempre il verbo cedere). Cinque minuti dopo, si sente di nuovo bussare alla porta: adesso, mi manca le uova! lei non ha 3 uova a cedermi (mia nonna non sapeva dire di no). Cinque minuti dopo era lo zucchero poi il rum e cosi la signora ha bussato alla porta per avere tutti gli ingredienti! Alla fine, tua nonna si è un po’ arrabbiata e ha detto all’amica: ho capito lei vuole preparare delle crêpes e ha solo la padella! Sai Alex, cosa ha risposto la signora con una faccia tosta incredibile? Questa volta sono venuta per la padella! Adesso, Alex, ti racconto un’altra storia con questa signora….ma perché ho chiesto una storia alla zia? non si ferma più! e queste crêpes sulla tavola che mi fanno l’occhiolino! non oso prendere un’altra crêpe. A proposito zia: perché non restare a cena con noi? Certo che resto! E’ già previsto, non ti lascio solo con il piatto di crêpes, sei goloso come un luccio !….
Ho appena avuto il tempo di inghiottire in fretta due crêpes….aspettando il resto della famiglia!
La pasta per le crêpes secondo la zia :
- 400 g di farina
- 1 pizzico di sale
- 1 cucchiaino di zucchero
- 1 cucchiaio d’olio d’arachidi
- 3 uova
- 1 litro di latte
- la scorza grattuggiata di 1 limone (non trattato)
- 3 cucchiai di estratto di vaniglia
- 3 cucchiai di fiori di arancio
- 3 cucchiai di rum
Mescolate il tutto con una frusta (o un frullatore), dovete ottenere una pasta senza grumi. lasciate riposare la pasta qualche ora in frigo. Adesso, cari amici italiani, non ci crederete ma avete assolutamente bisogno di una mezza patata cruda e sbucciata ! Dovete pungere la mezza patata con una forchetta e questo nuovo strumento di cucina rivoluzionario vi permetterà di ungere bene la padella (crépière) con l’olio d’arachidi. Dentro una padella calda, versate un mestolo di pasta e fate cuocere per circa due o tre minuti. Occhio! La padella va unta con la patata bagnata nell’olio prima di friggere ogni crêpe. Se avete una padella antiadesiva, niente patata per voi! basta lubrificare la padella all’inizio….però, mia zia ha una vecchia padella (crépière) in ghisa. Adesso siete pronti a fare saltare le crêpe. Tocca a voi!