Vi ricordate il nuovo ponte italiano di Bordeaux ? Come vi ho scocciato con questo nuovo ponte sollevabile di Bordeaux ! Nella prima stagione di Bordeaux e dintorni : avete potuto seguire l’avanzata dei lavori, la posa della travata centrale, l’inaugurazione in avant-première, poi l’inaugurazione ufficiale con tanti fuochi d’artificio e balli popolari. Il ponte Chaban-Delmas come lo chiama il sindaco mentre i bordolesi preferiscono dire il ponte BABA perché, semplicemente, il ponte collega il quartiere di BAcalan con quello di La BAstide. Un amico blogger, Jean-Baptiste, mi segnala qualcosa che mi era completamente sfuggito. All’occasione dell’inaugurazione del ponte è stato emesso dalla Posta francese, un francobollo speciale che raffigura il ponte in posizione sollevata e la nave Belem che sta passando sotto. Potete comprare il francobollo in tutti gli uffici postali di Bordeaux e di Parigi per 0,58 euro. Sbrigatevi se avete una cartolina da inviare perché ne sono stati stampati solo 1,5 milioni ed i filatelici francesi sono circa 2,5 milioni. Una vera passione francese la filatelia ! Presto il francobollo commemorativo sarà esaurito !
Avete notato come la gente prova il bisogno di conservare tracce, ricordi, memoria di questi eventi eccezionali che fanno la storia ; a volte si tratta soltanto di rintracciare eventi di vita quotidiana e può essere delle cose veramente sordide : un incidente stradale, un naufragio, una vacanza con la suocera, un incendio…ecc…Per esempio, durante l’inaugurazione ufficiale del ponte, c’erano migliaia di persone che filmavano i fuochi d’artificio ! Forse, era un modo per dire : io c’ero ! Una volta a Bordeaux, non c’erano le macchine fotografiche, gli smartphone, i media, i francobolli commemorativi…ecc…ma c’era un altro mezzo di comunicazione : la cartolina postale ! Quando un evento veniva eternato con una cartolina postale, diventava qualcosa di mitologico e la gente si precipitava sui luoghi non solo per assistere all’evento, ma anche per comprare cartoline postali e dire : io c’ero !
Questo lussuoso piroscafo che vedete nel porto di Bordeaux si chiamava il Chili, una nave diventata un mito a Bordeaux a causa del suo naufragio. Il nostro valente Chili apparteneva alla “Compagnie des Messageries Maritimes” e assicurava la linea tra Bordeaux e il Sud America dal 1895. Un vapore postale e una nave davvero imponente per l’epoca : 148 metri di lunghezza, due camini, due alberi e la capacità di trasportare 900 passeggeri ! La vita a bordo del Chili è abbastanza conosciuta perché, nel 1909, un certo Edmond Garnier ha scritto un giornale di viaggio intitolato : Intorno al mondo, in cui il tizio ci racconta le tre settimane di traversata per raggiungere Buenos Aires. Un racconto pubblicato nel 1933.
Il Chili è il nostro Titanic, la nostra Medusa bordolese. Oh la nave non ha urtato un Iceberg come ha fatto il Titanic o uno scoglio come il Sirio ; la nave non ha voluto fare l’inchino come la Costa Concordia. Il Chili ha fatto naufragio il 24 aprile 1903 lungo i moli dei Chartrons, non lontano dal nuovo ponte sollevabile di Bordeaux. Avete un’idea del perché ? E’ veramente la cosa più stupida del mondo ! Nemmeno il capitano Schettino avrebbe potuto fare un’errore di questo tipo !
Niente di cambiato. Guardate la gente venuta ammirare il disastro ! Volete la risposta alla domanda ? Il Chili ha fatto naufragio perché il capitano e i marinai avevano fretta di andare nei casini dintorni e hanno lasciato i sabordi per l’estrazione del carbone aperti. Ovviamente, a Bordeaux, il fiume è sottomesso alle maree e quando il livello dell’acqua è salito, la nave ha cominciato ad imbarcare acqua dai sabordi. Per tentare di disincagliare il Chili, le autorità portuali hanno effettuato tutte le manovre possibili ed immaginabili : rimorchiatori (ne vediamo uno a sinistra), pompe ad acqua. La più strana ? hanno appeso un numero incalcolabile di bordolesi sul fianco per fare contrappeso (la bordolese essendo una botte di 250 litri di vino !). Disincagliare una nave con del vino rosso ! Solo a Bordeaux ! In maggio, dopo la morta di un palombaro, finalmente, le autorità portuali si decidono a chiedere l’aiuto di una nave pompa danese, l’Héraklès, che riesce a raddrizzare la nave nel mese di giugno. Nel luglio, la nave entra nelle darsene di Bordeaux per essere completamente rifatta. Poi, il Chili riprenderà la linea verso il Sud America fino al 1912. la nave è smantellata nel 1927.
N.B : Di solito tutto è in libero accesso su questo blog, ma, oggi, non è il caso. Chiedetemi se volete utilizzare le foto del Chili. Fonte : Archivi della Gironda.